Francesco Landolfo - intitolata la Scuola di Via Dante

E' con immenso piacere registrare la notizia che l'amministrazione comunale di Grumo Nevano ha deciso di intitolare la scuola di via Dante, appena venduta alla Provincia, al giornalista grumese Francesco Landolfo scomparso il 19 ottobre del 2006. La giunta comunale ha voluto ratificare l'atto prima che la struttura passi definitivamente alla Provincia. Un omaggio all'uomo e al giornalista, esempio per le giovani generazioni e meritevole di essere ricordato ai posteri. Alleanza Nazionale e Grumo Nevano News plaudono al nobile gesto che gli amministratori hanno inteso tributare ad un grumese che ancora vive nei nostri cuori.

Peppino Landolfo




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P.S. Piccola curiosità
quella scuola è Via Francesco Capecelatro

purtroppo la scomparsa di persone care ci rattrista e a volte ci fa riflettere sul senso della vita.
È bello vedere che persone che hanno dato un senso alla vita stessa, vivere in un certo senso ancora tra noi.

per ADP
Grazie di tutto. Franco Landolfo per me era un amico oltre che il giornalista. Politicamente vicini, spesso e volentieri ci siamo scambiati pareri sulla politica grumese. L'amministrazione ha fatto bene ad intitolare la scuola prima che passi alla Provincia che poteva poi farne quello che voleva.

sono felice che a Franco sia stata dedicata la scuola...
il giorno che è mancato ho scritto sul mio blog questi miei pensieri
Credo sia giusto riproporli, per ricordarlo

giovedì, 19 ottobre 2006
In memoriam
Improvvisamente questa mattina è mancato Franco Landolfo, presidente dell'Arga Campania (Associazione regionale dei giornalisti argicoli, agro alimentari ambientali e territorio), segretario dell'Ordine dei giornalisti della Campania e firma storica del quotidiano Il Roma.

Ci conoscevamo da ragazzi, mio compaesano di Grumo, frequentava il liceo a Badia di Cava e quando tornava a casa ci vedevamo abbastanza spesso. Eravamo amici anche se non avevamo le stesse idee politiche, ma se si è amici da ragazzi questa diversità non è importante.
Ricordo una volta mi scarozzò con la sua 750 fino a Badia di Cava per farmi conoscere i suoi professori: era orgoglioso di quella scuola.
I casi della vita ci hanno portati su strade diverse e come avviene spesso ci siamo persi di vista.
Due anni fa mi capitò di contattarlo per chiedergli se era possibile avere una recensione del mio libro sul suo giornale Il Roma. Era una grande cortesia e Franco malgrado fosse più di trent'anni che non ci frequentavamo e malgrado sapesse bene che non ero della sua parte politica mi mise a disposizione il suo giornale dicendo : "per un amico questo è il minimo".
Lo ricorderò sempre per il suo garbo e la sua grande amicizia: che la terra ti sia lieve Franco